Le ultime notizie che riguardano le detrazioni fiscali per il bonus casa 2020 sono particolarmente positive. Sì, per via del fatto che è arrivata la conferma che il bonus ristrutturazioni 2020 verrà prorogato anche per il prossimo anno. In alcuni casi, queste detrazioni fiscali sono state anche rese strutturali e, di conseguenza, verranno mantenute in maniera permanente.
La conferma è arrivata dal neo ministro 5 Stelle del MISE, ovvero Patuanelli, che ha dato l’ok alla notizia legata alla proroga dei bonus casa all’interno della nuova manovra 2020. L’obiettivo, quindi, sembra essere quello di provare a rendere strutturali gran parte di questi incentivi per le ristrutturazioni e per l’efficienza energetica.
Bonus ristrutturazioni 2020, cosa vuol dire la proroga
Cerchiamo di capire meglio, quindi, in cosa consiste la proroga del bonus per le ristrutturazioni 2020, che riguarda i mobili e gli elettrodomestici e pure dell’ecobonus. La proroga in questione è stata inserita all’interno della nuova Legge di Bilancio 2020 che, tra l’altro, comprenderà sicuramente anche la proroga del bonus verde 2020, dedicato a tutti coloro che portano a termine delle operazioni di sistemazione e di recupero dei terrazzi, dei balconi e del verde urbano.
Grazie a questa proroga, quindi, ecco che la detrazione non è oggetto di alcun tipo di modifica in confronto all’ultimo anno, con la riconferma fino al 31 dicembre 2020. Sia i requisiti che le modalità di fruizione sono rimasti sempre gli stessi.
Il bonus ristrutturazioni non è altro che un’agevolazione fiscale che viene disciplinata dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86 del Turi, che riguarda, come si può facilmente intuire, tutti quegli interventi di ristrutturazione che si verificano in ambito edilizio.
In poche parole, questo bonus è rappresentato da una vera e propria detrazione IRPEF, che era uguale al 36% delle somme necessarie per eseguire i lavori di ristrutturazione, fino ad arrivare ad una soglia di spesa massima che toccava i 48 mila euro. Si tratta di una detrazione fiscale che, con le modifiche apportate dai vari Governi con il passare del tempo, si è spinta fino a toccare il 50% dal mese di giugno del 2012 in avanti.
La nuova legge di Bilancio 2020, come abbiamo detto, ha di fatto apposto la proroga del 50% fino al 31 dicembre 2020. Il funzionamento di questa agevolazione fiscale è molto interessante, soprattutto per via del fatto che vale anche per le porte blindate. Il vostro fabbro di fiducia sarà in grado sicuramente di dare tutte le info necessarie riguardanti tale argomento: se non ne conoscete nessuno, potreste trovare un fabbro Firenze affidabile grazie alle varie opzioni presenti online.
Per quanto riguarda il funzionamento di questo bonus, in realtà non è cambiato nulla, dal momento che funziona allo stesso modo che negli altri anni. Il contribuente che ha interesse a usufruire di tale detrazione delle spese, dovrà pagare tutti i costi per la ristrutturazione tramite bonifico parlante oppure bonifico ordinario, che riporta proprio tale dicitura.
I requisiti per ottenere tale agevolazione
Dopo che i vari documenti necessari alla pratica sono stati ottenuti, ecco che il contribuente può detrarre fino al 50% delle spese sostenute per tale intervento fino ad arrivare ad una soglia massima pari a 96 mila euro. La somma complessiva della detrazione che spetta al contribuente può essere suddivisa in dieci quote annuali dello stesso importo.
Per quanto concerne i requisiti, invece, bisogna sottolineare come il diritto di fare richiesta per ottenere questo bonus spetta a tutti i contribuenti che devono pagare l’IRPEF o l’IRES, e non importa che siano residenti o meno in Italia. La detrazione di tale imposte spetta sia al proprietario dell’immobile, ma pure a chi è titolare del diritto di godimento: quindi, sia dal familiare che convive che dal coniuge separato, fino ad arrivare al convivente more uxorio. Le categorie degli aventi diritto sono le seguenti: proprietario, nudo proprietario, locatario o comodatario, il titolare di un diritto reale di godimento, il socio di cooperative indivise e divise, imprenditore individuale, ma solamente per l’immobile non strumentale, colui che crea redditi in forma associata.