5 cose da sapere sulla sanificazione

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Negli ultimi mesi, per via dell’emergenza sanitaria, è entrata nel nostro vocabolario, mai come prima, la parola “sanificazione”. Obbligatoria per tantissime attività, ha caratteristiche che devono essere approfondite se si ha intenzione di comprendere a fondo la nuova realtà che caratterizza la nostra quotidianità.

Se vuoi sapere qualcosa di più sulla sanificazione degli ambienti, servizio offerto da tantissime aziende sul territorio nazionale (Dittapulizieroma.com è una delle più celebri), seguici nelle prossime righe. Abbiamo riassunto 5 punti che è fondamentale approfondire.

Pulizia e sanificazione sono la stessa cosa?

No, pulizia e sanificazione non sono la stessa cosa. Quando si chiama in causa il primo termine, si inquadra un insieme di procedure che vengono messe in atto con lo scopo di eliminare lo sporco visibile, dalla polvere alle macchie. Attraverso le operazioni di pulizia, inoltre, si eliminano i cattivi odori. Lo scopo principale della pulizia di un ambiente riguarda l’ottimizzazione del suo valore estetico e igienico.

Dopo la pulizia si ha a che fare con la sanificazione. In questo caso, si chiama in causa un’operazione finalizzata a eliminare la maggior quantità possibile di microrganismi, specie se patogeni. La sanificazione è un passo ulteriormente successivo e profondo.

La sanificazione serve solo a eliminare tracce di SARS-CoV-2?

Come sopra specificato, abbiamo iniziato a sentire parlare in maniera continua di sanificazione da quando l’emergenza sanitaria è entrata nelle nostre vite. L’associazione tra questo termine e il Coronavirus è quasi automatica. Fondamentale, però, è ricordare che la sanificazione ha numerosi vantaggi. In questo novero è possibile includere l’eliminazione degli allergeni, così come quella degli inquinanti chimici e biologici.

La sanificazione ha vantaggi sulla produttività

In virtù di quanto ricordato nel punto precedente, è importante specificare che la sanificazione degli ambienti ha vantaggi anche sulla produttività dei lavoratori. Per capire il motivo, basta rammentare che, grazie alla sanificazione, è possibile eliminare gli allergeni da un determinato ambiente. La conseguenza di tutto questo riguarda il fatto che, chi lavora nel suddetto spazio, se soffre di allergie ha la possibilità di vedere i sintomi, che spesso rappresentano un forte ostacolo allo svolgimento del lavoro quotidiano, diminuire notevolmente.

Quanto costa la sanificazione?

Non è possibile dare una risposta univoca alla domanda “Quanto costa la sanificazione di un ambiente interno?”. Bisogna considerare diversi fattori, in primo luogo la metratura. Ci sono però dei range di mercato da prendere come punto di riferimento. Nel caso degli spazi più piccoli, per esempio, si parla di cifre attorno ai 200 euro (per quanto riguarda l’estensione, abbiamo a che fare con spazi che arrivano ai 200 mq massimo).

Per le superfici più grandi, invece, ci si aggira attorno a cifre che partono dai 400/500 euro. Prima di iniziare il lavoro, è necessario che i professionisti che lo svolgeranno si rechino presso il luogo da sanificare con lo scopo di fare un vero e proprio sopralluogo, capendo la natura delle superfici e gli eventuali ostacoli.

La sanificazione può essere svolta autonomamente?

Il titolare di un’attività può svolgere la sanificazione degli ambienti autonomamente. Di certo, però, rivolgendosi a ditte specializzate si ha una maggior garanzia di qualità. Tutto parte dalla qualità del personale, che viene adeguatamente formato con un focus su basi microbiologiche e specifiche sui prodotti chimici che, di volta in volta, devono essere utilizzati.

Inoltre, il personale è in grado di padroneggiare nel modo giusto le attrezzature e i DPI. Da non dimenticare è anche la conoscenza perfetta dei metodi fisici di disinfezione. In caso di mancata conoscenza di quanto appena ricordato, il rischio è quello di non effettuare la sanificazione in maniera corretta e, addirittura, di pericoli per la sicurezza del personale stesso e di chi lavora nell’ambiente.