Si sta sempre più affermando l’Economia circolare, ovvero ridare nuova vita a oggetti e materiali evitando che vadano a finire in discarica. Riuso è la parola magica dell’economia circolare, importante per ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti e anche per risparmiare che non va mai male.
Perché restaurare un vecchio mobile
Spesso i mobili moderni sono belli, certamente, ma se li compari con un mobile di un tempo, ti rendi conto di come siano diverse le modalità costruttive.
Oggi si tende ad adottare soluzioni produttive che riducano i costi di produzione massimizzando i profitti. Ecco, allora, che dobbiamo constatare l’uso di materiali di poco pregio e altrettanto per l’assemblaggio del mobile.
Il risultato è la produzione di mobili che sono assolutamente belli ma la cui durata nel tempo non è certo quella dei mobili di un tempo. Trovi spesso dei mobili vecchi prodotti con incastri magistrali, che resistono da decenni, rovinandosi, è vero, soprattutto nella verniciatura ma fondamentalmente ancora buoni.
Perché buttare questi mobili? Farli finire in discarica è un vero peccato, si possono recuperare con un buon lavoro di restauro che puoi fare tu stesso.
Nei vari mercatini dell’usato puoi trovare mobili non di antiquariato che puoi acquistare con poco denaro e procedere al restauro donando alla tua casa un aspetto davvero di pregio forse un po’ classico e vintage ma di sicuro effetto.
Come restaurare un mobile vecchio
Prima di tutto occorre valutare quale tipo di intervento si rende necessario per far ritornare a splendere un vecchio mobile. Occorre, quindi, valutare se l’intervento si può limitare a ripristinare la verniciatura oppure se esistono segni di lesione del legno sottostante.
Nel primo caso sarà sufficiente eliminare accuratamente lo strato di vernice rovinato e riverniciare il mobile. Nel secondo caso occorrerà eliminare anche uno strato di legno riportando a vivo il legno sottostante prima di procedere alla riverniciatura.
Spesso il legno presenta anche segni di tarli. Questo richiede un trattamento aggiuntivo per eliminare i tarli che, altrimenti, continuerebbero ad agire rovinando il mobile dopo poco tempo.
Come riverniciare un mobile vecchio
Se il mobile da restaurare è rimasto per diverso tempo in un ambiente umido, ad esempio una cantina, occorre lasciarlo per alcuni giorni esposto all’aria in modo che asciughi perfettamente prima di trattarlo.
Procedi, quindi, alla rimozione dello strato di vernice vecchia. Per questa operazione puoi utilizzare un prodotto sverniciante specifico. Eliminata la vecchia vernice, devi preparare il mobile a ricevere quella nuova.
Elimina ogni traccia dello sverniciante con un solvente adeguato, poi procedi alla carteggiatura del legno riportato a vivo con una carta abrasiva grana 220.
Devi ora scegliere se utilizzare un trattamento che preservi il colore naturale del legno oppure se cambiare il colore. Per valutare il colore del legno, bagnalo con Alcool che ti renderà evidente il colore e le venature come se fosse trattato.
Se ti piace colore e aspetto, basta passare sul legno levigato un olio nutriente e ravvivante specifico per il restauro. Lascia asciugare bene per almeno 12 ore.
Trascorso questo tempo passa sul mobile un panno morbido e asciutto per far risaltare il trattamento. Se, invece, desideri cambiare il colore, utilizza, sempre su legno levigato e asciutto oltre che pulito, una vernice colorata specifica che trovi con facilità in commercio. Basterà una sola mano per ottenere un risultato perfetto ed uniforme.
Naturalmente se il legno presenta buchi e crepe, occorre prima stuccarle e se ci sono segni di tarli bisogna trattare il legno con un buon antitarlo. Se esistono problemi di fissaggio di parti del mobile, ovviamente queste vanno riparate.
In pratica devi riportare il mobile ad uno stato perfetto grezzo prima di decidere come riverniciarlo.