Scala a chiocciola: un’esigenza
La scala a chiocciola è il classico elemento dalla funzionalità multipla: assegna carattere, esalta gli spazi, apporta calore, stile, ordine nell’arredamento e riduce al minimo lo spreco dei volumi e delle superfici. Da sempre, questo morbido tondeggio possiede un certo fascino, che si porta dietro dalle più antiche versioni in legno ai più recenti esemplari in acciaio zincato, polimeri e plastiche high tech.
In passato, la scala a chiocciola era vista soprattutto come l’unica soluzione per abitazioni di piccole dimensioni, con scarsa superficie calpestabile. Si trattava, effettivamente, di un must nel caso di mansarde di città, per esempio. Ed anche molte abitazioni secondarie – in campagna, soprattutto – venivano dotate di questa fantastica invenzione, in grado di verticalizzare le necessità volumetriche frustrate da una disponibilità esigua delle superfici. Il legno massello ed il ferro battuto erano sicuramente i materiali più adoperati, per la costruzione e la messa in opera della scale a chiocciola.
Venne poi, soprattutto con il fluire degli anni Cinquanta, la necessità di dotare le palazzine di medie e piccole dimensioni situate in agglomerati urbani piuttosto densi, di vie di fuga posticce e poco invadenti. L’acciaio iniziò a spopolare, allora, dopo l’alluminio.
Dall’esigenza alla scelta di stile
Al giorno d’oggi, non si concepisce quasi più, salvo rari casi, una scelta pur funzionale, che non sia però corredata da sensibilità estetica e da un intento di armonizzazione di ogni elemento abitativo rispetto al nucleo di insieme.
Con le scale a chiocciola, addirittura, si va oltre e, diciamolo pure, ci si trova spesso a desiderarle ed installarle proprio per gusto estetico, prima ancora che come “ultima soluzione”.
Molte ristrutturazioni puntano alla sostituzione di scale differenti per mezzo di scale a chiocciola dalle fattezze più sorprendenti. La fantasia non ha limiti, ad esempio, nel selezionare i diversi componenti di una scala a chiocciola.
Colori, peso e caratteristiche dei materiali
Se un tempo la scelta dei materiali per la costruzione era puro appannaggio di architetti, dei costruttori e degli operai, attualmente ognuno di noi si cimenta nel comporre la propria casa, intervenendo e mettendo bocca sulla chimica dei materiali, sulla colorazione e addirittura sull’assemblaggio! La rete, ovviamente, è complice di questa intromissione dell’uomo comune nella concezione di una scala chiocciola per la casa.
Esistono scale a chiocciola in kit tra le quali scegliere in base alla propensione di ognuno: anima in ferro? O anima ultraleggera ottenuta dalla lavorazione dei tecnopolimeri più sbalorditivi e ultra-avanguardisti?
Tecnica ed estetica
Quando parliamo di scale, così come di ogni elemento portante della casa, non possiamo dimenticare che la sicurezza, la stabilità, la solidità e la durata sono aspetti indispensabili, tutti interconnessi ed ineludibili. La scala ha una sua “fisicità”, rispetto alla quale tutto il resto dovrà piegarsi ed obbedire. La meccanica innanzitutto. E la sua geometria dovrà allora essere attinente a questi due aspetti chiave. Scegliere una pianta quadra, una pianta circolare; determinare il senso di rotazione, la fattezza del corrimano e le proporzioni tra le alzate, le pedate ed il numero di gradini sono compiti da assicurare con seria precisione e conoscenza delle materie adoperate.
Insomma, se la scala a chiocciola ha oggi uno status di vero e proprio elemento di arredo, non essendo più una via obbligata dall’assenza di spazio, diciamo che la sua scelta, per quanto stilistica, estetica, artistica e finanche avanguardistica, dovrà sempre corredarsi di supporto tecnico.
Quest’ultimo non consisterà per forza nella presenza di geometri al momento del montaggio, ma dovrà innanzitutto essere garantita al momento della progettazione di un prodotto che si acquisti già pronto al montaggio. Per questo, occorrerà sempre scegliere un produttore garantito, che crei e distribuisca prodotti da assemblare o già assemblati di certificata solidità e sicurezza.
L’estetica, infatti, non esclude la robustezza, l’elasticità e la durata, quali caratteristiche imprescindibili di ogni scala.